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PdCI Labaro: “Grave discriminazione nel comitato Parco Colli D’Oro”

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Oggi abbiamo denunciato una grave discriminazione nei confronti di una nostra iscritta, che è stata cacciata dal comitato Parco di colli d’oro perché iscritta al partito. Ci sentiamo avviliti e increrduli davanti a questo comportamento. Abbiamo sempre appoggiato il comitato senza mai chiedere nulla in cambio, senza mai mettere il cappello sopra le loro iniziative e abbiamo sempre lavorato insieme a loro con estrema armonia. Peccato che c’è lo zampino del M5S… Facciamo appello a tutti i cittadini per porre fine alla proliferazione di questi focolai antidemocratici e discriminatori.

Gli articoli di VignaClarablog.it e Lungotevere.net:

“Grave discriminazione nel comitato Parco di Colli D’Oro dove un gruppo di sedicenti militanti ha preso il controllo del comitato cacciando qualsiasi cittadino o cittadina iscritto ad organizzazioni politiche. E’ capitato ad una nostra militante iscritta, che da sempre è attiva sul territorio difendendo il verde del nostro quartiere senza mai imporre la presenza del partito”. Lo denuncia il PdCI di Labaro che, in verità, fin dall’inizio aveva affiancato i cittadini nel difendere il Parco di Colli d’Oro, a Labaro, dalla realizzazione della cosiddetta Casa Lazio Bob Lovati.

“Alla nostra militante – continua la nota – è stato impedito di partecipare al comitato, in quanto è iscritta ad un partito. Questa grave forma di discriminazione ci rende increduli e arrabbiati, questi sono i danni del grillismo. Noi da sempre siamo stati in prima fila nelle lotte per il quartiere, e per rispetto di tutti i cittadini non abbiamo mai provato a mettere il cappello sulle iniziative dei comitati, ed è gravissimo che organizzazioni politiche come la nostra siano discriminate in questo modo.”

“In più nel gruppo del comitato vengono mandate mail di un candidato che chiede il voto per queste elezioni prendendosi i meriti di tutto il lavoro svolto dal comitato. Questa antipolitica sta prendendo davvero una brutta piega – concludono da PdCI – confidiamo nella volontà di mantenere e costruire un paese democratico di ogni cittadino del Municipio, e non solo, per impedire il proliferare di questi focolai antidemocratici.”

Fonte: VignaClaraBlog.it

Roma, 2 mag 2013 – La vicenda del Parco di Colli d’Oro, dove sta per sorgere il palazzetto dello sport “Casa Lazio – Bob Lovati”, da mesi infiamma le discussioni all’interno del quartiere tra favorevoli all’opera e contrari: una contrapposizione civile sempre fedele al rispetto dell’opinione altrui che però rischia seriamente di incrinarsi.

La denuncia arriva dal PdCi di Labaro, in prima linea insieme ai residenti contro la costruzione targata D’Arpino: il Comitato Salviamo il Parco di Colli d’Oro, che ha guidato la protesta con dibattiti informativi ed  iniziative anche legali volte a fermare quella che da sempre viene dipinta come “una colata di cemento sul verde”, avrebbe infatti respinto una militante del Partito dei Comunisti Italiani, proprio perché iscritta ad una sigla politica.

“Grave discriminazione” – hanno commentato dalla sezione del PdCi – L.Petroselli spiegando come l’allontanamento abbia riguardato una militante del partito da sempre attiva sul territorio in difesa del verde “senza – hanno specificato – mai imporre la presenza del partito”.

“Questa grave forma di discriminazione ci rende increduli e arrabbiati, questi sono i danni del grillismo. Noi da sempre siamo stati in prima fila nelle lotte per il quartiere, e per rispetto di tutti i cittadini non abbiamo mai provato a mettere il cappello sulle iniziative dei comitati, ed è gravissimo che organizzazioni politiche come la nostra siano discriminate in questo modo” – hanno detto amareggiati i membri del PdCi che in questi mesi si sono spesi insieme ai residenti per ostacolare la costruzione di Casa Lazio.

Un netto rifiuto dei partiti dunque che però non vale per gli iscritti al Movimento 5 Stelle, compagine considerata al di fuori della categoria dei partiti tradizionali, categoria nella quale però – con candidati a tutti i livelli istituzionali – sembra rientrare a pieno: dalla mailinglist del Comitato vengono infatti recapitate agli iscritti mail di un candidato o per dirla alla Beppe Grillo “cittadino” che si propone come Consigliere del Muncipio XV.

“Questa anti politica – hanno concluso dalla sezione Petroselli – sta prendendo davvero una brutta piega, confidiamo nella volontà di mantenere e costruire un paese democratico di ogni cittadino del Municipio, e non solo, per impedire il proliferare di questi focolai antidemocratici.”

Fonte: Lungotevere.net

 

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