“Abbiamo lottato insieme ai cittadini per tenere aperto il presidio sanitario in Via Offanengo e ora vogliono esasperare i cittadini togliendo loro la possiblità di fare i prelievi. La mancanza di provette sterlizzate è un chiaro segno delle disastrose politiche del governo nazionale e regionale che vogliono annientare la sanità pubblica consegnandola a quella privata, in complicità con la disorganizzazione della ASL RM E. Inoltre si vuole trasferire il presidio dai locali dell’ATER, dove si paga un affitto mensile di 800 euro, ad altri locali privati dove pagheranno un affitto di 18.000 euro al mese, 20 volte superiore. La domanda quindi sorge spontanea, se non ci sono i soldi per le provette, come possono esserci quelli per trasferire una struttura? Abbiamo anche chiesto un incontro all’amministrazione della RM E e della Regione sulle garanzie finanziarie di questo progetto. Non ci ha ancora risposto nessuno”
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