Anche noi, la sezione del Partito Comunista d’Italia di Labaro, eravamo in Campidoglio ieri, ma non da fan di Marino. Eravamo lì per provocazione. Abbiamo voluto provocare tutti quelli che ieri sono scesi in piazza, ma in 27 mesi non si sono mai fatti vedere e sono andati più volte contro il loro amato sindaco, che amato lo è diventato solo dopo le dimissioni (casualità).
La maggior parte di loro erano elettori e/o iscritti del PD, lo stesso PD che è infiltrato dalla mafia e che ha fatto di tutto per mettere in difficoltà il sindaco.
Siamo andati lì con la bandiera del PCI (la stessa che avete visto nelle foto e nei tg), la bandiera del sindaco Petroselli (altra stoffa, altra politica) il più amato dai romani. Alcuni manifestanti hanno tentato di toglierci la bandiera con una espressione schifata come se fossimo estranei, e lo eravamo in quella piazza!
Solo alcuni compagni più anziani hanno preso in mano la bandiera sventolandola con orgoglio. Ieri la nostra provocazione ha funzionato, l’ipocrisia di quella piazza era tangibile soprattutto per la presenza di personaggi di dubbia onestà e coerenza.
Ieri eravamo lì per dimostrare a quella piazza che serve un partito comunista e che serve quella politica che ha fatto amare il PCI ai romani e a Roma. Avanti per costruire l’alternativa comunista e di sinistra per ridare futuro e dignità alla Capitale d’Italia.
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