I rincari fatti dall’ATAC per decreto comunale firmato e approvato dal sindaco Alemanno portano ulteriori problemi al già tartassato trasporto pubblico romano. Rinacari questi, che peseranno ancora di più ai romani che dovranno spendere ulteriori soldi per andare a scuola o a lavoro.
Quel che è più grave, è la quasi scomparsa di tariffe e abbonamenti agevolati per tudenti, anziani e disabili; l’abbonamento a 18 euro, per esempio, non ci sarà più e per avere l’agevolazione per l’annuale non bisognerà superare i 20.000 euro di ISEE (per il sindaco una famiglia che ha più di 20.000 euro di ISEE naviga nell’oro).
Una famiglia con 2 figli che sfora i 20.000 euro di ISEE spenderà 250 euro per figlio all’anno, invece dei 150 delle vecchie tariffe. Un furto bello e buono che non tiene conto minimamente della crisi che attraversiamo.
Oltretutto non c’è la ben che minima traccia di un piano di rilancio dell’ATAC, nessun miglioramento qualitativo. IL NULLA.
Per questo il Partito dei Comunisti Italiani del XX Municipio comincierà da domani una campagna di protesta contro l’ATAC e le politiche scellerate del sindaco Alemanno.
Invitiamo tutti i romani ad appoggiare la campagna, perché di tratta di una battaglia di civiltà, parola sconosciuta in campidoglio.
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