Il compagno Antonino Pandolfo, segretario del PdCI di San Filippo del Mela, è stato trovato morto in casa con un cappio al collo. Antonino era stato il primo a denunciare il pericolo dell’amianto e le illegalità ambientali. Per la sua straordinaria lotta aveva ricevuto numerose minacce di morte.
Figlio di un vecchio operaio della Sacelit, era impegnato in modo particolare nelle vicende legate all’amianto, ed era stato uno tra i primi ad intraprendere una lotta per il riconoscimento della malattia professionale, dopo la morte prematura del padre, denunciando, successivamente presunte illegalità nelle procedure seguite per alcuni riconoscimenti di indennizzi.
Si parla di suicidio, ma per noi comunisti suicidio non è e non può essere. Che si faccia subito chiarezza su questo tremendo episodio. Incredibile che i media nazionali non ne parlino per niente! Forse perché era comunista?
Onore a te compagno Antonino, onore e gloria! Tu ci hai dimostrato come per gli ideali si può morire. Essere comunisti oggi può comportare difficoltà immani, ma non ci arrendiamo, non sarà la feccia che c’è oggi a distruggerci o a fermarci!
Ancora una volta: ONORE A TE COMPAGNO ANTONINO! CHE LA TERRA TI SIA LIEVE!
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